I recettori cannabinoidi e il sistema endocannabinoide

Dalla scoperta della cannabis, in particolare delle sue sostanze più importanti, il THC e il CBD, gli scienziati e in generale i ricercatori interessati ai loro effetti, hanno iniziato a chiedersi come e in che modo tali principi attivi potessero scatenare reazioni psicotrope, di alterazione dello stato di coscienza, controllare gli spasmi muscolari, attenuare le crisi epilettiche, diminuire la nausea e il dolore cronico.

La ricerca scientifica sul sistema endocannabinoide

Le prime interessanti scoperte sull’esistenza di siti recettoriali nel cervello e di recettori cannabinoidi risalgono agli anni settanta ma bisogna aspettare la fine degli anni ‘80 per avere risultati più concreti e indicativi del loro funzionamento, derivanti dallo studio realizzato dalla Scuola di Medicina della St. Louis University.2

Da esso è emersa l’esistenza di proteine specializzate che, contenute nelle membrane cellulari, reagiscono una volta entrate in contatto con il THC (delta-9- tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo).

molecola thc e cbd cannabis
Molecola THC e CBD cannabis – illustrazione

Un ulteriore passo in avanti è stato fatto negli anni ’90, quando è stata effettivamente confermata l’esistenza di un vero e proprio sistema endocannabinoide (ECS). Esso possiede un proprio gruppo di molecole chiamate endocannabinoidi. Sono queste ultime a reagire quando entrano in contatto con le sostanze contenute nella cannabis. Più nello specifico al suo interno avviene una comunicazione tra cellule neuronali dalla quale deriva il controllo del dolore e la risposta dell’organismo a situazioni infiammatorie e di altro genere (anche psicotrope).

Il nome stesso del sistema endocannabinoide sotto intende quanto detto fino ad ora. Il termine sistema riporta al gruppo dei neurotrasmettitori, al loro sistema d’insieme. La radice endo sta invece ad indicare qualcosa di interno e difatti il meccanismo di cui parliamo avviene nell’organismo. Infine la parola cannabinoide si riferisce ai composti capaci di mettere in funzione tutto il sistema.

Vediamo ora più nello specifico che cos’è il sistema endocannabinoide e cosa sono i recettori cannabinoidi CB1 e CB2.

Sistema endocannabinoide: che cos’è e come agisce

Il sistema endocannabinoide è un sistema biologico interno nel nostro organismo che si occupa di svolgere determinate funzioni. Esso è formato da tre elementi.

Gli endocannabinoidi

Sono molecole prodotte dal corpo umano che hanno il compito di attivare i recettori presenti nei diversi organi, cellule e tessuti. I più conosciuti e studiati sono Anandamide (AEA) e 2-Arachidonoilglicerolo (2-AG). Il ruolo principale di questi endocannabinoidi è l’omeostasi. Essa è la capacità di autoregolazione degli organismi viventi, ossia la capacità di mantenere su valori stabili la temperatura corporea, il pH del sangue, etc. Non solo, tali molecole agiscono a livello neurologico, andando a regolare ad esempio la percezione del dolore generato da una ferita oppure possono intervenire per favorire il rilassamento e il riposo notturno.

Recettori cannabinoidi

Essi sono di due tipologie fondamentali, il CB1 e il CB2. Il primo si trova soprattutto nel nostro sistema nervoso, mentre il secondo si colloca in quello immunitario. L’attività di questi recettori viene modulata, bloccata o incentivata dagli endocannabinoidi prodotti dal nostro corpo, di cui abbiamo parlato prima, e da quelli che vengono invece prodotti in natura, soprattutto dalla Cannabis, e che sono chiamati fitocannabinoidi.

Gli enzimi

Sono proteine che permettono ai cannabinoidi e ai loro recettori di entrare in contatto e di comunicare. Alcuni di questi enzimi hanno la funzione di costruire (biosintesi) e distruggere (degradazione) gli endocannabinoidi.

Sistema endocannabinoide negli animali

Il sistema endocannabinoide è presente anche negli animali. Cani e gatti, e in generale i mammiferi, possiedono tutti tale sistema biologico che si occupa di regolare le varie funzioni vitali dell’organismo affinché si mantenga in equilibrio. Dunque svolge le medesime attività che si verificano nel corpo umano ed è anche formato dagli stessi componenti citati nel paragrafo precedente.

Ad esempio il sistema endocannabinoide negli animali interviene negli stati umorali, nell’appetito, sul sonno, nella risposta al dolore causato da un malessere del corpo. In particolare di fronte a una situazione di pericolo, di estrema eccitazione, di felicità e più in generale di stress, si attiva il sistema nervoso simpatico che mette in moto diversi meccanismi quali un maggior afflusso di sangue al cervello, la vigilanza e l’aumento della pressione.

Una volta terminato il momento di stress, l’animale deve tornare a una condizione di normalità e di tranquillità. È qui che interviene il sistema endocannabinoide, producendo gli endocannabinoidi. Queste molecole si legano al CB1 e al CB2, i recettori cannabinoidi, e ripristinano una situazione di quiete. Ciò sta a significare che queste sostanze intervengono per risolvere quei tipi di squilibri dovuti a eccessiva eccitazione, l’ansia, i disturbi da stress post-traumatico e le fobie.3

Recettori cannabinoidi

recettore cannabinoide molecola thc
Recettore cannabinoide che si lega alla molecola di THC – illustrazione

I recettori cannabinoidi non si trovano all’interno della cellula, ma all’esterno di essa, nella membrana. Le cellule interessate sono presenti in numerose zone dell’organismo, che variano a seconda se si tratti di recettori CB1 o di CB2.

Il loro funzionamento è molto semplice. Nel momento in cui questi recettori si legano a un cannabinoide, trasmettono un segnale alla cellula comportando una modifica temporanea delle sue normali funzioni. I recettori cannabinoidi possono dunque essere considerati come dei messaggeri, sono i postini del corpo umano tramite i quali si attivano certe reazioni del corpo come l’attenuazione del senso di nausea o un rilassamento dei nervi.1

Vediamo ora nello specifico qual è la funzione del recettore CB1 e del recettore CB2 e dove si trovano.

CB1: dove si trova e quali sono le sue funzioni

Il CB1 è collocato in gran parte nell’area del sistema nervoso4 ma la sua presenza è stata registrata anche nelle cellule adipose, nel fegato, nel pancreas, nella zona gastrointestinale, nel fegato, nel midollo spinale, nel sistema riproduttivo.

Andando ad interessare soprattutto le cellule del sistema nervoso, i recettori CB1 mettono in moto diverse azioni indotte dai cannabinoidi:

  • antiemetica: ossia viene inibito il senso di nausea e di vomito;
  • antiossidante: tale attività contrasta l’invecchiamento cellulare e la formazione dei radicali liberi;
  • antinfiammatoria: vengono cioè messi in atto meccanismi per far ritirare eventuali stati infiammatori;
  • analgesica: essa riguarda la diminuzione del dolore;
  • antispastica: essa aiuta ad attenuare contrazioni e tensioni a livello della muscolatura dell’apparato gastro-enterico.

Non tutti questi meccanismi sono dovuti al legame dei recettori dei cannabinoidi, ad esempio alcuni sono indotti dal legame al recettore della serotonina, al recettore β-andrenergico e recettore μ-oppioide.1

Per quanto concerne la cannabis, nel momento in cui il THC si lega al recettore CB1, s’innesca nel nostro organismo l’alterazione dello stato di coscienza e tutti quegli altri effetti psicotropi tipici come la mancata percezione dello spazio e del tempo. Il CBD, invece, blocca le funzioni dei recettori CB1, andando ad attenuare le reazioni più acute del THC a livello del sistema nervoso centrale.

CB2: dove si trova e quali sono le sue funzioni

Il CB2 è un recettore cannabinoide collocato in larga parte nel sistema immunitario ma presente, seppur in misura inferiore, anche in altre parti del corpo come il fegato, il sistema riproduttivo, le ossa, le cellule adipose, le cellule immunitarie.

Considerando le aree dove sono stati individuati, attivano soprattutto risposte a infiammazione e dolore, modulando anche l’azione del sistema immunitario.

Da quanto detto si può dedurre l’estrema importanza del sistema endocannabinoide per il mantenimento della corretta fisiologia del nostro corpo.

* Ti ricordiamo che le informazioni riportate in questo articolo hanno un fine illustrativo, sono tratte da fonti esterne e non costituiscono in alcun modo un consiglio medico. Quindi prima di utilizzare prodotti a base di THC o CBD ti consigliamo di rivolgerti a un professionista.

Ti invitiamo a non consumare prodotti alla cannabis fuori dalla legalità: può essere molto pericoloso per la tua salute, provocare effetti collaterali non prevedibili e portarti seri problemi con la legge.

Fonti:

(1) A Brief Background on Cannabis: From Plant to Medical Indications
Linda E Klumpers 1, David L Thacker 1
PMID: 30139415 DOI: 10.5740/jaoacint.18-0208

(2) Determination and Characterization of a Cannabinoid Receptor in Rat Brain
WILLIAM A. DEVANE, FRANCIS A. DYSARZ III, M. ROSS JOHNSON,1 LAWRENCE S. MELVIN, and ALLYN C. HOWLETT
Department of Pharmacology, St. Louis University Medical School, St. Louis, Missouri 63104 (WAD., FAD. and A.C.H.) and Pfizer Central Research, Groton, Connecticut 06340 (M.R.J. and L.S.M.)
Received August 4, 1988; Accepted August 30, 1988

(3) Cannabidiol regulation of emotion and emotional memory processing: relevance for treating anxiety-related and substance abuse disorders
Jonathan L C Lee 1, Leandro J Bertoglio 2, Francisco S Guimarães 3, Carl W Stevenson 4
PMID: 28268256 PMCID: PMC5595771 DOI: 10.1111/bph.13724

(4) Cannabinoid receptor localization in brain
M Herkenham, A B Lynn, M D Little, M R Johnson, L S Melvin, B R de Costa, K C Rice
Proceedings of the National Academy of Sciences Mar 1990, 87 (5) 1932-1936

Non abbiamo trovato ciò che stai cercando, forse una ricerca potrebbe aiutarti.