CBN: il Cannabinolo

Il THC e il CBD sono i cannabinoidi più conosciuti e studiati della cannabis, tanto che i loro effetti sono ormai noti e chiari. Oltre a loro però ci sono altre sostanze contenute nella canapa ognuna delle quali svolge determinate funzioni e causa svariate reazioni nell’organismo, come i terpeni e i flavonoidi. Tra i cannabinoidi presenti nella pianta di Canapa Sativa, se ne contano circa un’ottantina, uno in particolare ha destato l’interesse dei ricercatori: è il CBN, il cannabinolo.

CBN: un cannabinoide tutto da scoprire

La concentrazione di CBN nelle infiorescenze è molto ridotta, quasi impercettibile. Questo perché la sua presenza è legata al THC. Si forma infatti dalla degradazione del tetracannabidiolo quando le cime di cannabis sono esposte per un tempo eccessivo al calore o all’ossigeno. È così che si attivano processi ossidativi dai quali il THC, sotto forma di THCa, si trasforma in CBNa diventando, tramite decarbossilazione, CBN. La decarbossilazione è una reazione chimica che causa la perdita delle molecole di carbonio.

La scoperta del CBN, della sua struttura, risale al 1940 ad opera del dottore Roger Adams. L’isolamento vero e proprio della molecola tuttavia avviene parecchi anni dopo, nel 1963, tramite gli studi condotti da Raphael Mechoulam che analizzò, tramite test di laboratorio, la potenziale azione benefica del cannabinolo. L’interesse verso il CBN sfumò con la scoperta del THC, il principio attivo psicotropo della cannabis, per poi tornare in auge con la legalizzazione della marijuana.

Cos’è e come agisce il cannabinolo

recettori cannabinoidi sulla membrana cellulare
Recettori cannabinoidi sulla membrana cellulare – illustrazione

Il cannabinolo o CBN è, come abbiamo menzionato all’inizio di questo articolo, uno dei più importanti cannabinoidi presenti nella canapa.

Come gli altri cannabinoidi, anche il CBN si lega e comunica con i recettori dei cannabinoidi, ossia con il CB1 e il CB2. Essi fanno parte del sistema endocannabinoide che regola numerose funzioni fisiologiche come le difese immunitarie, il dolore, l’infiammazione. Tra questi, ha una maggiore affinità con il CB2. Attualmente non si possiedono molti studi sul CBN, di conseguenza non si hanno certezze né sul modo in cui agisce né sui suoi effetti. In ogni caso le ricerche condotte fino ad oggi forniscono indicazioni e dati molto promettenti e di elevato interesse.

Studi sul CBN

Ad esempio nel 1984, una ricerca condotta sui gatti, ha dimostrato che il CBN è in grado di attenuare la pressione intraoculare.

Un altro studio ha provato che il cannabinolo può esercitare un’azione lenitiva sulla pelle infiammata, soprattutto nella psoriasi in quanto inibisce la proliferazione dei cheratinociti. Dunque potrebbe essere una valida opzione terapeutica nel trattamento di tale patologia.

Una ricerca condotta sui topi ha fornito risultati interessanti per quanto riguarda la sfera dell’appetito. Pare infatti che il CBN entrando in contatto con il recettore CB1 aumenti il consumo di cibo, al contrario del CBD (cannabidiolo) che ha dimostrato un effetto di riduzione del consumo di cibo.

Infine, uno studio più datato realizzato da Ralph Karler, William Cely e Stuart A. Turkanis, ha focalizzato l’attenzione sui potenziali effetti anticonvulsivanti del CBN.

Nessuna ricerca è comunque da ritenersi definitiva e si attendono nuove scoperte e nuove prove sui suoi concreti benefici.

Proprietà del cannabinolo

Al cannabinolo è attribuita soprattutto un’azione sedativa. Ma tale proprietà è rimasta a lungo controversa. All’inizio infatti veniva data per certa ma in seguito a uno studio degli anni ’70 è emerso che la sonnolenza generata dal cannabinolo è efficace solo se agisce in concomitanza al THC.

Oggi si continua a ritenere che il CBN abbia valide proprietà sedative se opera insieme ad altri cannabinoidi e terpeni. Ciò quindi significa che può indurre una condizione di rilassamento del corpo e favorire il riposo notturno, migliorandone di fatto la qualità.

Un altro aspetto che è stato preso in considerazione del CBN riguarda le sue potenziali proprietà antibatteriche. Uno studio del 2008 si è concentrato nel testare come il cannabinolo, assieme agli altri cannabinoidi, possa essere in grado di contrastare l’azione di una varietà di stafilococco (MRSA) resistente agli antibiotici classici. Il CBN infine se combinato con svariati terpeni, può avere proprietà analgesiche, di attenuazione del dolore, e ansiolitiche.

Effetti del cannabinolo e dove si trova

cannabis sativa l produzione legale canapafarm
Produzione legale Cannabis Sativa L. – Canapa Farm

Il cannabinolo è presente nella cannabis e nella canapa. La quantità presente nelle piante è minima e non supera l’1%. Questo valore tende ad aumentare solo nel caso in cui si lasci invecchiare la pianta.

Infatti la trasformazione del THC in CBN avviene nel momento in cui tale principio attivo entra in contatto con l’aria e con i raggi UV. Da ciò è facile dedurre che se si vuole ricavare una buona quantità di CBN è necessario far maturare la cannabis per un tempo superiore al normale.

Dal punto di vista delle reazioni che può suscitare nell’organismo, il CBN, tenendo conto degli studi citati nei paragrafi precedenti, può avere i seguenti effetti:

  • Concilia il sonno: il cannabinolo può essere un valido alleato per combattere l’insonnia e ritrovare un buon riposo notturno.
  • Attenua il dolore: il CBN può influenzare il modo in cui le fibre nervose reagiscono in caso di dolore. La percezione dello stesso viene diminuita come è stato dimostrato da uno studio del 2019.
  • Stimola l’appetito: somministrare una dose di CBN in chi soffre di inappetenza aiuta a risvegliare la voglia di mangiare.

CBN e cannabis terapeutica

Essendo gli studi condotti sul CBN agli albori, non è ancora impiegato in veri e propri percorsi terapeutici come invece avviene per il CBD e il THC. Attualmente il suo utilizzo è limitato solo alla sfera dell’insonnia e dell’ansia.

Se la ricerca proseguirà e offrirà nuovi entusiasmanti risultati, è possibile che nel prossimo futuro il CBN trovi applicazione anche in ambito medico per alleviare sintomi di malattie degenerative, “disturbi del dolore muscolare cronico come i disturbi temporo-mandibolari e la fibromialgia”(cit.). In commercio esistono già una serie di prodotti a base di CBN come oli, capsule e tinture. La sua estrazione è un processo molto delicato, in quanto va opportunamente isolato per non farlo entrare in contatto con il THC.

A livello di legalità il cannibinolo non rientra tra le sostanze sottoposte a controllo dalle Nazioni Unite e sebbene derivi dal THC non ha effetti psicotropi, quanto meno non nella stessa misura di questo principio attivo. Chissà se la futura generazione di prodotti di cannabis terapeutica introdurrà a pieno titolo anche il CBN nella sua composizione.

* Ti ricordiamo che le informazioni riportate in questo articolo hanno un fine illustrativo, sono tratte da fonti esterne e non costituiscono in alcun modo un consiglio medico. Quindi prima di utilizzare prodotti a base di THC o CBD ti consigliamo di rivolgerti a un professionista.

Ti invitiamo a non consumare prodotti alla cannabis fuori dalla legalità: può essere molto pericoloso per la tua salute, provocare effetti collaterali non prevedibili e portarti seri problemi con la legge.

Fonti:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31158702/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18681481/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/1221432/

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0024320573901410

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22543671/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17157480/

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0014483584900137