Estrazione, uso e qualità del CBD
Il CBD è uno dei cannabinoidi presenti in maggior quantità nella pianta della cannabis insieme al THC. Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha concentrato i suoi studi proprio su di esso in virtù degli effetti benefici che può apportare all’organismo. Il CBD (cannabidiolo), infatti, non ha particolari effetti collaterali e soprattutto non è una sostanza psicotica come il cugino tetraidrocannabinolo (THC).
Il CBD (Cannabidiolo) agisce sul corpo umano in svariati modi e in molti casi può contribuire a contrastare e risolvere determinati disturbi psicofisici come insonnia e ansia. Questo principio attivo si trova in quantità diverse in tutte le piante di canapa, anche nella cannabis light, una tipologia di cannabis sativa l. quasi priva di THC. Tale specie è largamente impiegata in ambito industriale per la produzione di fibre e tessuti, in ambito cosmetico per ottenere prodotti a base di tale sostanza e nel settore alimentare per la produzione di olio di CBD e integratori.
La crescente richiesta di varietà ad alto contenuto di CBD ha portato i breeder, coltivatori esperti in incroci di piante esistenti con caratteristiche particolari, ad ottenere nuove tipologie di cannabis ricche proprio di cannabidiolo. Ad oggi quindi le seedbank offrono ai clienti un vasto assortimento di tali genetiche.
Il CBD presente nella cannabis

Il CBD appartiene, come il THC, alla famiglia dei cannabinoidi, un gruppo di sostanze presenti nella cannabis. Attualmente ne sono stati individuati un centinaio. Il cannabidiolo è una molecola molto stabile, non è soggetto ad ossidazione e non è psicoattivo. Ciò significa che non causa un’alterazione della coscienza dell’individuo.
I cannabinoidi agiscono nell’ambito del sistema endocannabinoide allo stesso modo degli endocannabinoidi, prodotti dal corpo umano. Tale sistema biologico è fondamentale per mantenere l’organismo in una condizione di equilibrio e renderlo pronto a rispondere alle malattie, alle infezioni e ai vari stimoli provenienti dalla vita quotidiana. Esso viene attivato nel momento in cui i cannabinoidi si legano ai recettori cannabinoidi, il CB1 e il CB2 in particolare, collocati nel sistema nervoso centrale, nel tratto digestivo e nel sistema immunitario. Questi recettori funzionano da messaggeri, in quanto forniscono alle cellule le informazioni per attivare determinati meccanismi o per stimolare alcune reazioni.
Il CBD però non comunica con i recettori CB1 e CB2, piuttosto nel momento in cui entra in circolo nell’organismo, va a sostenere l’intero sistema endocannabinoide, migliorandone il funzionamento e influenzando la produzione di specifici enzimi. Non solo, il CBD dialoga con il recettore TRPV-1 tramite il quale viene controllata la percezione del dolore, si gestiscono le infiammazioni e si regola la temperatura del corpo.
Come si estrae il CBD dalla marijuana
Gli svariati effetti benefici che il CBD può portare al nostro organismo hanno aperto una nuova branca nel mercato, quella in cui si realizzano prodotti ad esclusivo contenuto di questo principio attivo o formati oltre che dal cannabidiolo da altre sostanze che agiscono in sinergia con esso. Ovviamente il CBD va estratto dalle infiorescenze della cannabis, dove si trova in maggior concentrazione, e a tal proposito esistono diverse metodologie per ottenerlo, ognuna delle quali presenta vantaggi e svantaggi. Noi vi parliamo delle tre più diffuse e più usate.
Va chiarito però che prima di procedere all’estrazione del CBD, è necessario effettuare la decarbossilazione della cannabis. Essa consiste nel far essiccare al sole o in forno le infiorescenze di cannabis al fine di far trasformare i cannabinoidi da una forma inattiva (in questo caso il CBDA) a una forma attiva (il CBD).
Estrazione CBD con solvente liquido
Questa tecnica si avvale dell’uso di solventi chimici, in particolare l’alcol etilico o l’alcol isopropilico. Una volta che si è effettuata la decarbossilazione, si possono immergere le infiorescenze nel solvente. Quindi lo si lascia evaporare.
Estrazione CBD con olio
Questa tecnica si avvale dell’impiego di oli vegetali come l’olio di oliva, l’olio di cocco o l’olio di semi di canapa. Le infiorescenze, dopo la decarbossilazione, vengono immerse in uno di questi oli e fatte scaldare per molte ore. Essendo i cannabinoidi sostanze lipofile, si legheranno facilmente all’olio.
Estrazione CBD con anidride carbonica
Questo metodo è di ultima generazione e si avvale dell’anidride carbonica portata a uno stato supercritico, ossia la sostanza assumerà le qualità di un liquido e di un gas. Verrà quindi fatta passare sulle infiorescenze di cannabis per estrarre i cannabinoidi e i terpeni. Attraverso tale procedura si ottiene un prodotto finale ad elevata concentrazione di CBD.
Qualità del CBD

Per riconoscere un CBD di buona qualità da uno di scarsa qualità è necessario tenere in considerazione determinate caratteristiche. Ecco le più importanti:
- Tecnica di coltivazione della cannabis: è fondamentale che le piante siano coltivate senza l’impiego di pesticidi in quanto tendono ad assorbire qualsiasi sostanza presente nel terreno, sia essa positiva o negativa. Inoltre il prodotto deve essere controllato con appositi test che ne certifichino l’assenza di pesticidi, metalli pesanti, batteri, funghi.
- Metodo di estrazione: la tecnica di estrazione che garantisce un CBD puro, senza la presenza di additivi e di altre sostanze dannose per la salute. Da non confondere con la differenza tra CBD full spectrum e isolato.
- CBD ottenuto da estratti di pianta intera: questo CBD è di ottima qualità in quanto consente di ottenere un olio pregiato, contenente non solo cannabidiolo ma anche gli altri cannabinoidi, terpeni e flavonoidi che agiscono insieme al CBD rendendolo più efficace.
CBD full spectrum
Il CBD Full spectrum è un CBD pregiato e di elevata qualità, in quanto, come già indicato in precedenza, contiene tutti i composti presenti nella pianta di cannabis: gli altri cannabinoidi, i terpeni e i flavonoidi. Tra queste sostanze si instaura un rapporto sinergico, nel senso che operano insieme quando vengono assimilate, andando così ad amplificare gli effetti benefici che possono produrre nell’organismo (effetto entourage). Ciò significa che l’azione del CBD stesso diventa più incisiva e soddisfacente.
Scendendo più nel dettaglio, il CBD full spectrum contiene anche una buona quantità di minerali e vitamine. Queste ultime sono la vitamina A, la vitamina E, la vitamina C e le vitamine del Gruppo B (riboflavina, tiamina e niacina). Tra i minerali si registra la presenza di magnesio, zinco, potassio, calcio, fosforo e ferro, importanti per la salute delle ossa e anche per il sistema nervoso.
Infine, il CBD full spectrum fornisce all’organismo anche gli acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6, fondamentali per la salute del corpo, nel rapporto di 3:1, che è la relazione ottimale tra i due.
Concentrazioni CBD full spectrum
Il CBD full spectrum lo puoi trovare disponibile nel nostro shop in tre diverse concentrazioni:
- Olio CBD al 15%: l’estratto di CBD è diluito in olio biologico extravergine di oliva ed è privo di additivi, coloranti e conservanti.
- Olio CBD 10%: anch’esso è un olio di altissima qualità e contiene estratto di CBD ad elevata concentrazione. Ogni flacone comprende, oltre al cannabidiolo, gli altri cannabinoidi (circa 80), i terpeni (circa 125), i flavonoidi, calcio, potassio, rame e magnesio, Vitamina A, Vitamina E, Vitamina D e vitamine del gruppo B, acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6.
- Olio CBD 5%: anche quest’olio è full spectrum, quindi è ricco di sostanze nutritive oltre che di cannabinoidi, terpeni e flavonoidi.
Tutte le piante di Cannabis Sativa L. da cui vengono estratti questi oli provengono da coltivazioni italiane. Una volta aperto, ti consigliamo di conservare l’olio di CBD in frigorifero o in un luogo fresco e asciutto.
CBD nella cannabis terapeutica
La cannabis terapeutica, chiamata anche cannabis medicinale, viene impiegata per scopi terapeutici, ovvero per contrastare i sintomi di malattie neurodegenerative e altri disturbi. Il suo impiego è sottoposto a stretto controllo medico e viene accordato solo nel momento in cui i farmaci tradizionali non hanno prodotto benefici nei pazienti.
La varietà più utilizzata di questa marijuana è la FM2, prodotta in Italia dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze (SCFM). In essa la quantità di CBD va dall’8 al 12% e si trova in un rapporto abbastanza equilibrato con il THC, la cui percentuale va dal 7,5 all’8%. Nelle altre varietà invece il quantitativo di cannabidiolo può scendere anche all’1%.
Dove comprare il CBD
Il CBD si può acquistare in tutti i rivenditori specializzati di prodotti a base di canapa sia negli shop online che nei negozi fisici. Puoi trovarlo anche da noi, di ottima qualità e acquistarlo in totale sicurezza.
* Ti ricordiamo che le informazioni riportate in questo articolo hanno un fine illustrativo, sono tratte da fonti esterne e non costituiscono in alcun modo un consiglio medico. Quindi prima di utilizzare prodotti a base di THC o CBD ti consigliamo di rivolgerti a un professionista.
Ti invitiamo a non consumare prodotti alla cannabis fuori dalla legalità: può essere molto pericoloso per la tua salute, provocare effetti collaterali non prevedibili e portarti seri problemi con la legge.